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Collezione di iscrizioni galliche
XLV Supplemento – RIG
La collana della Collezione di iscrizioni galliche (Recueil des inscriptions gauloises) si è posta l’obiettivo di pubblicare le iscrizioni in lingua gallica fino a oggi conosciute.
Il primo tomo è incentrato sulle iscrizioni in lingua gallica e scrittura greca della Narbonense (200-50 a.C.) e del Centro-Est della Francia (100 a.C. – 50 d.C.). 281 voci raccolgono testi lapidari e graffiti.
Il secondo tomo presenta i testi gallo-etruschi e i testi gallo-latini. Il primo fascicolo è dedicato al corpus dei testi su supporto lapideo. Un’introduzione rileva le caratteristiche dell’alfabeto nord-etrusco e latino rispetto alla lingua gallica. Il secondo fascicolo è dedicato al corpus dei testi gallo-latini su supporto diverso dalla pietra (frammenti ceramici, vasi, tegole, metalli, graffiti su stucco, iscrizioni dipinte…). Il corpus presentato comprende un centinaio di iscrizioni, molte delle quali inedite. Inoltre, l’opera fa il punto su diversi esempi epigrafici particolarmente notevoli: la tavoletta di Chamalières, il piombo di Larzac, il piatto di Lezoux…
Il terzo tomo è dedicato ai calendari di Coligny e Villards-d’Héria. Il calendario di Coligny, scoperto nel 1897 in una polvere di frammenti, è stato quasi interamente ricostituito, consentendo così la pubblicazione e il commento della più lunga iscrizione in lingua gallica: cinque anni che rappresentano circa 2.020 linee incise sul bronzo in lettere latine in epoca imperiale. Il calendario di Villards-d’Héria, di tipo simile, è qui oggetto di una prima pubblicazione dettagliata.
Il quarto volume si concentra sulle monete, che attualmente forniscono il maggior numero di parole in lingua gallica. Sono state registrate 338 iscrizioni. Lunghe o brevi, complete o meno, queste legende monetarie forniscono informazioni utili sulla vita politica ed economica.